Il RUM Club è un sito autorevole sul vastissimo mondo del Rum. Utilizzando il format del Blog, i soci del RUM Club trattano moltissimi argomenti inerenti al mondo del Rum, fatto di storia, tradizioni, sapori, luoghi affascinanti ed avventure di pirati. Ma non solo, Rum significa soprattutto capacità di trasformare un prodotto agricolo - la canna da zucchero - in un distillato con proprietà organolettiche che lo rendono unico nel mondo dei superalcolici . Per fare un buon Rum è necessario avere una profonda conoscenza della materia prima e ( dei trattamenti a cui va sottoposta ) , della fermentazione, della distillazione, del blending ed infine dell'invecchiamento.
Ciascuna di queste fasi può essere affrontata con tecniche differenti, che fanno parte della cultura e della tradizione di ciascun produttore di Rum e che portano alla straordinaria varietà di Rum che si può avere la fortuna di degustare.
Gli amici del RUM Club italiano si occupano di raccontare tutto questo, con un'attenzione che punta sia alla cultura ed al gusto del Rum sia alla sua tecnologia di produzione .
Abbiamo avuto la fortuna di conoscerli anche perché uno di loro ha visitato la distilleria di Richard Seale alle Barbados, un impianto realizzato da Green Engineering parecchi anni fa. Richard Seale è tuttora nostro cliente, a cui diamo assistenza continuativa per ogni esigenza relativa alla produzione dei suoi ottimi Rum.
Ci auguriamo che presto gli amici del RUMClub ci faranno visita per scrivere qualcosa sui Rum di Richard Seale. Nel frattempo inviatiamo i frequentatori del GreenCLUB a visitare il loro bellissimo blog.
Grazie mille Eugenio!
E complimenti per l'impianto ForeSquare di R.Seale.
Vi racconterò a breve che gran prodotti che escono dal vostro impianto, ci sarà pure la mano di Richard, ma insomma lo strumento che lui usa è altrettanto importante.
Anzi apro subito una discussione: l'impianto per un master distiller è importante come la bacchetta per Riccardo Muti, oppure come la Ferrari per Schumacher?
Cioè così così, o determinante?
Ne approfitto per invitarvi a parlarne nell'altro grande spazio di RumClub: il Forum
http://www.rumclub.org/forum/viewtopic.php?p=1402#1402
Grande Eugenio! Daniele è stato veramente fortunato a vedere un impianto del genere. Non nascondo la mia grande curiosità inquanto ad alambicchi, dal primo che ho visto mi hanno sempre affascinato. Sono sistemi molto tecnologici basati però su principi fisici e chimici elementari, dal fuoco alla forza di gravità.
Compliemnti per il blog, lo leggerò spesso perchè capire come si fa il rum te lo fa gustare molto meglio.
Ti invito sul forum di RumClub per dire la tua su una discussione riguardante dei video di una distilleria artigianale ad Haiti, io ho accennato un funzionamento dell'alambicco del video, ma tu saprai corregermi ed aggiungere molte cose, magari pregi e difetti di quel tipio di distillazione.
Dunque, l'impianto è importante per fare un buon prodotto a base di alcool. Certamente non basta avere un impianto fatto allo stato dell'arte, perché poi occorre anche saperlo usare, proprio come noi anche avendo la Ferrari di Schumacher difficilmente riusciremo a partecipare ad un GP di Formula 1.
Inoltre un ottimo impianto è fondamentale anche da un altro punto di vista: quello economico. Infatti impianti obsoleti, da cui magari con sapienti mani di distillatore si riescono anche ad ottenere prodotti discreti rischia di essere antieconomico, per via degli elevati consumi energetici della distillazione. Un impianto moderno allo stato dell'arte invece è progettato non solo per produrre un alcool di elevata qualità, ma anche per produrlo con consumi energetici ridotti, tali da rendere il prodotto finale competitivo sul mercato e quindi vendibile. Per questo motivo i nostri impianti sono sempre progettati in modo da utilizzare il calore delle colonne in modo rigenerativo, abbattendo così il consumo di vapore (steam) necessario al processo di distillazione.
Oltre alla distillazione la tecnologia è fondamentale anche nella fermentazione, per un costante ed accurato controllo delle temperature e dello stato dei fermentati. Così come infine anche le fasi di lavorazioni della materia prima e quelle finali di stoccaggio devono essere fatte a regola d'arte.
L'invecchiamento poi è forse la parte più "artistica" e legata alle scelte ed alle tradizioni dei luoghi di produzione e dei singoli produttori... . Ne parleremo sicuramente presto , nel frattempo Benvenuti !
Mattia, grazie mille per i complimenti. Appena possibile daremo un'occhiata al video che ci indichi. Magari ne potremo parlare anche nel GreenCLUB ... a presto!
Beh devo dire che l'impianto di Eugenio a Foresquare era un tantino più avanzato di quello nel video di Mattia. A parte gli scherzi, il principio è in effetti decisamente semplice basta guardare appunto il video. Ma le variabili coinvolte sono poi tantissime. Tempo fa mi dicevano che non c'è più il rum di una volta: credo invece che a parte l'appiattimenti voluto dal mercato e la mancanza di tempo da aspettare per creare grandi distillati, la tecnologia che abbiamo ora può solo dare prodotti migliori e sempre più curati dal punto di vista qualitativo. Che dici?
In una delle nostre Brochure dicevamo "il principio fisico non cambia, la tecnologia si." La distillazione si basa effettivamente su un principio fisico tutto sommato semplice, e cioè che per separare una miscela di due liquidi posso sfruttare il loro eventuale differente punto di ebollizione. Questo è spiegato molto bene in un tutorial sulla distillazione che abbiamo pubblicato qui sul GreenClub. Tuttavia la miscela che si distilla per fare il RUM (o anche altri distillati) è molto diversa da una miscela acqua-alcool! I componenti presenti nel melasso di canna sono... infiniti, e ognuno ha sue caratteristiche, positive o negative. Per fare un buon RUM è necessario, tra le tante cose, assicurarsi che l'impianto di distillazione elimini molti composti chimici presenti nella miscela di partenza che sono o sgradevoli o in alcuni casi anche tossici. E questo non si riesce a fare bene con una pentolona. Il motivo per cui alcuni dicono che non si ha più lo stesso gusto "di una volta" si riferisce proprio al fatto che distillando con un pentolone non si riescono ad eliminare moltissime sostanze che in realtà andrebbero eliminate. Anche molti contadini che distillano la grappa in casa dicono che la loro grappa ha ottimi sapori , introvabili nelle grappe industriali. La maggior parte di queste grappe invece contiene sostanze altamente tossiche per l'organismo e che non aggiungono un sapore "buono" al prodotto finale, quanto casomai un sapore di "fatto in casa" , che, fortunatamente, non si trova nei prodotti che escono da un impianto fatto come si deve.
un saluto da Sabrina, Clubbista!
Buone Vacanze a tutti
Ciao Sabrina, buone vacanze ! Proprio negli ultimi giorni stiamo lavorando su una ricerca per incrementare ulteriormente la qualità del Rum !
wow!
spero di poter organizzare un incontro per discutere di questo!
buone ferie!
S.
Volentieri , sentiamoci al rientro dalle ferie allora. Un saluto.