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GreenCLUB is the corporate blog of Green Engineering , an italian EPC company specialising in the realisation of industrial plants for ethanol production. We've created this place to talk about experiences around the world of ethanol production (spirits, extra neutral alcohol, bioethanol , fuel ethanol,)and in general about biofuels and renewable energies . But this space is something more... . Here we would like to share our work, our on site activities, during plants design, contruction and start-up . We would like to tell you about products of our Customers, about traditions and cultures behind spirits coming from different countries.. . Finally we wish to share with you our thoughts, just because we know that sharing experiences is the most powerful way of living life. To know how the GreenCLUB was born read our first post ...

the e.n.a. & biofuels plant in Malawi - l'impianto per e.n.a. e bioetanolo in Malawi

Mentre in Italia si continua a discutere sui biocarburanti e di quanto sarebbe bello e giusto utilizzarli noi della Green Engineering continuiamo a realizzare impianti industriali per la produzione di bioetanolo ad uso carburante all'estero.
Un po' di giorni fa avevo promesso di inserire qualche nuova foto di impianti realizzati da noi all'estero, così stasera ho deciso di mettere questa foto dell'impianto in Malawi.


Si tratta di un impianto per la produzione sia di alcool extra neutro (ena) per la produzione di superalcolici, sia di bioetanolo per uso carburante. Nella foto sopra sono visibili le colonne di distillazione, mentre la nuova unità per la produzione di bioetanolo non era ancora stata montata quando è stata scattata la foto. L'unità per la produzione di bioetanolo è un'unità di disidratazione dell'alcool funzionante con la tecnologia dei setacci molecolari (molecular sieves dehydration technology) : ne abbiamo parlato un po' di tempo fa, quando eravamo impegnati nei test idraulici e nella messa a punto del sistema di controllo. Di sotto trovate una fotografia dell'unità a setacci molecolari prima dell'invio in Malawi :


Di seguito invece una foto del sistema di controllo dell'unità a setacci molecolari, durante la meticolosa messa a punto :


Il Bioetanolo prodotto dall'impianto del Malawi viene fornito alle sueguenti compagnie di carburanti :

B.P. (British Petroleum)
Mobil
Total
Caltex

La notizia della costruzione del nuovo impianto in Malawi per il nostro cliente ETHCO (Ethanol Company limited) è stata riportata anche dalla Press Corporation, potete leggerla cliccando sul link di seguito :

http://www.presscorp.com/index.php?module=htmlpages&func=display&pid=11

Read More 0 commenti | Pubblicato da Eugenio Macchia edit post

Unità per strippaggio di azoto ammoniacale

Nell'ambito dell'esposizione BioEnergy World Europe, che si è tenuta a Verona dal 7 al 10 febbraio, era presente presso lo stand della Regione Lombardia una unità progettata da noi e costruita da Piantoni Ecologia per lo strippaggio con aria dell' azoto ammoniacale contenuto nei liquami provenienti da allevamenti bovini e suini. L'unità, visibile nella foto, fa parte di un impianto pilota (sperimentale) che permette di produrre BioGas tramite digestione anaerobica.
Read More 0 commenti | Pubblicato da Luca Cervi edit post

The BP Chemicals BioFuels plant @ Baglan bay - UK

I think that Google Earth is a really amazing service, and i like to spend some time to explore the world with this. Some days ago i tried to search on Google Earth some plants that we have built in the past. I found many and the picture above shows one of this : it's the biofuels plant of Baglan Bay, in U.K. . We realized this plant in 1996 for B.P. Chemicals (B.P. is British Petroleum) , one of the bigger and more important energy company in the world. The plant uses the molecular sieves dehydration technology, producing 70.000 liters per day of bioethanol. Next days i will put some new pictures about plants we realized all over the world.

Credo che Google Earth sia uno dei servizi più affascinanti disponibili in internet, ed ogni tanto mi piace passare un po' di tempo esplorando il mondo con questo strumento. Qualche giorno fa ho provato a cercare alcuni degli impianti che abbiamo realizzato in passato, e ne ho trovato molti, alcuni visibili in alta risoluzione. La foto che ho messo sopra mostra uno di questi impianti: si tratta dell'impianto di bio carburanti di Baglan Bay , nel Regno Unito. Lo abbiamo realizzato nel 1996 per la B.P. Chemicals (B.P. si legge British Petroleum) che è una delle più grosse ed importanti compagnie petrolifere del mondo.
L'impianto utilizza la tecnologia di disidratazione a setacci molecolari, con cui riesce a produrre 70.000 litri al giorno di bioetanolo al 99,9 % .
Nei prossimi giorni metterò altre immagini di impianti che abbiamo realizzato in giro per il mondo.
Read More 0 commenti | Pubblicato da Eugenio Macchia edit post

Europe Climate Action 2008 - energy for a changing world (parte 1)

Cos'è la Climate Action
Il 23 gennaio 2008 la Commissione Europea ha varato un nuovo pacchetto di iniziative per constrastare i cambiamenti climatici indotti dalle attività umane, continuando il lavoro per creare una seria politica ambientale comune a tutti i paese dell'Unione.
Il pacchetto prende il nome di "Climate Action - Energy for a Changing World" ed ha due obiettivi principali indicati come
20 20 by 2020 - Europe's climate change opportunity :

1) fare in modo che dell'energia totale consumata dall'UE la percentuale ottenuta da fonti rinnovabili raggiunga il 20% entro il 2020

2) ridurre di almeno il 20% la quantità di gas-serra (GHG - Green House Gases) emessi nell'atmosfera dall'Unione entro il 2020

Questi ambiziosi obiettivi confermano e rafforzano la leadership mondiale dell'Unione Europea nell'ambito delle politiche energetiche ambientali, ma non solo. La Commissione Europea infatti ha elaborato obiettivi così alti per forzare uno sviluppo scientifico-tecnologico nel campo delle energie rinnovabili, dei biocarburanti, del risparmio energetico ecc... che porterà l'Europa a diventare il referente mondiale per le tecnologie legate all'energia. Inoltre il raggiungimento di questi obiettivi ha anche l'importante risultato di rendere l'Europa meno energeticamente dipendente dal resto del mondo, e meno soggetta alle fluttuazioni dei mercati dei combustibili tradizionali con conseguenze importanti sul contenimento dell'inflazione, sulla bilancia commerciale dell'Unione ed in generale sull'economia europea. Questi concetti sono espressi molto chiaramente nel documento emesso il 23 gennaio dalla Commissione, in cui leggiamo :

"A global commitment remains indispensable to tackling climate change. But the case for Europe to act now is compelling. The longer Europe waits, the higher the cost of adaptation. The earlier Europe moves, the greater the opportunity to use its skills and technology to boost innovation and growth through exploiting first mover advantage. The trend of global opinion is clear, and the EU can take the lead in pointing the way to an international climate agreement for the post 2012 period.
Reducing greenhouse gases and increasing renewable energy according to the targets agreed by the Heads of State and Government will make the EU much less dependent on imports of oil and gas. This reduces the exposure of the EU economy to rising and volatile energy prices, inflation, geopolitical risks and risks related to inadequate supply chains that are not keeping up with global demand growth. "

La Commissione prevede che grazie alla diminuzione delle importazioni di petrolio e gas dovuta all'applicazione della Climate Action l'Europa nel 2020 potrà risparmiare circa 50 miliardi di euro. Ancora, si prevede che l'applicazione del piano potrà avere ricadute positive in termini occupazionali creando direttamente un milione di nuovi posti di lavoro.

I 5 punti chiave della Climate Action
Le proposte contenute nella Climate Action si basano su 5 punti chiave, ovvero:

1) Gli obiettivi indicati devono essere rispettati . Solo con questa logica gli investitori si sentono incoraggiati ad investire nelle tecnologie e l'Europa potrà dare consistenza al suo ruolo trainante a livello mondiale nelle politiche ambientali

2) Gli sforzi richiesti ai diversi stati dell'Unione devono essere giusti ed equilibrati: le azioni per raggiungere gli obiettivi della Climate Action devono essere adeguate alla richezza, al livello di sviluppo industriale e tecnologico dei diversi stati dell'Unione.

3) I costi per l'applicazione della Climate Action devono essere minimizzati

4) L'Europa deve guardare oltre il 2020 per realizzare tagli più profondi nelle emissioni di gas serra, tendendo a dimezzarle entro il 2050. Questo significa stimolare lo sviluppo tecnologico ed allo stesso tempo fare in modo che tutto il sistema possa trarne vantaggio rapidamente.

5) L'Europa deve fare da traino a livello mondiale per il taglio delle emissioni di gas serra

Gli strumenti per raggiungere gli obiettivi

1) Rinnovare l'attuale Emission Trading System (ETS)
L'Unione Europea è stata la prima comunità al mondo ad implementare un potente sistema di mercato della CO2. In accordo con la filosofia del protocollo di Kyoto l'UE introdusse l'ETS, un sistema che prevede che ogni stato assegni una certa quantità di "permessi di emissione di CO2" alle imprese del proprio sistema industriale. Dato che per ogni stato i permessi di emissione vengono rilasciati in quantità finita (decisa da ogni singolo stato e supervisionata dalla comunità europea) teoricamente il sistema industriale di quello stato non può produrre complessivamente più di quella quantità di CO2. Inizialmente la suddivisione dei permessi di emissione tra le imprese del sistema industriale di uno stato viene decisa dal governo. Una volta distribuite le quote, le imprese che riescono ad emettere una quantità di CO2 inferiore a quella che gli consetirebbero di emettere i propri "permessi di emissione" possono vendere i "permessi di emissione" in più alle imprese che invece vogliono emettere più CO2. Si genera così un mercato di "permessi di emissione" che permette alle aziende meno inquinanti di guadagnare vendendo alle aziende più inquinanti i propri permessi di emissione. In questo modo le imprese sono incentivate ad inquinare meno, sviluppando tecnologie per l'abbattimento della CO2 sempre più efficienti. [ N.B. Questo sistema di "cap & trade" è quello che classicamente gli economisti hanno da tempo individuato per eliminare l'esternalità del male "inquinamento" - vedi ad esempio "Microeconomia", H.R. Varian , Libreria Editrice Cafoscarina ] .
L'esperimento dell'ETS europeo è stato fondamentale, perché è stato il primo esperimento serio di mercato delle emissioni, ma ha dimostrato anche dei limiti. Intanto per il numero dei permessi di emissione rilasciati, che sono stati troppi. Inoltre per l'eccessiva arbitrarietà con cui gli stati potevano rilasciarli ad un'azienda o all'altra (che ha introdotto un fattore "politico" nel mercato) ed inoltre perché è stato limitato alle emissioni di CO2.
La Climate Action si propone di modificare l'ETS europeo in modo da superare questi limiti. In particolare si vuole :
- Estendere l'ETS agli altri gas serra ed inquinanti (non solo più alla CO2)
- Escludere dall'ETS le imprese che producono meno di 10.000 tonnellate all'anno di CO2 in modo da semplficare la gestione dei permessi, e prevedendo per queste imprese una forma diversa di riduzione delle emissioni
- Sostituire i piani nazionali di allocazione con un sistema europeo di allocazione, basato in parte su allocazioni gratuite rilasciate dall'U.E. ed in parte su aste (in particolare per il settore della produzione dell'energia elettrica e dell'aviazione)
- Diminuire le allocazioni anno dopo anno, fino al 21% rispetto al 2005 entro il 2020
- Diminuire il ricorso al Clear Development Mechanism (CMD). Il CMD (previsto dal protocollo di Kyoto) attualmente consente alle imprese di assolvere in parte ai propri impegni di riduzione delle emissioni investendo in progetti tecnologici a basso impatto nei paese in via di sviluppo. Questo consente di realizzare progetti innovativi a costi ridotti ed al tempo stesso di trasferire tecnologie a basso impatto verso quei paesi che attualmente ne sono sprovvisti. Tuttavia in questi anni c'è stato un eccessivo ricorso al CMD, che ha di fatto limitato la capacità dell'ETS di tagliare le emissioni nei paesi europei e di investire all'interno dell'UE in tecnologie legate alle energie rinnovabili.

(continua...)

Read More 0 commenti | Pubblicato da Eugenio Macchia edit post

Green Engineering aderisce a BioFuels Italia

Da qualche giorno Green Engineering è entrata a far parte di BioFuels Italia, una rete nazionale di aziende, istituzioni, enti di ricerca, consorzi, università, associazioni, banche e fondazioni che intendono promuovere l'utilizzo dei biocarburanti in Italia. Lo strumento principale di questa struttura è la Piattaforma Nazionale di BioFuels Italia che delinea alcune principali linee comuni di ricerca tecnologica nell'ambito dei biocarburanti. Oltre a questo la piattaforma promuove lo sviluppo di normative e di iniziative promozionali che facilitino l'introduzione massiccia dei bio carburanti nel nostro paese.
Abbiamo deciso di aderire a questa struttura perché riteniamo, come abbiamo già avuto modo di scrivere, che in Italia ci sia una eccessiva frammentazione per quanto riguarda il settore dei biocarburanti: questo fatto comporta un rischio di dispersione delle risorse (non tanto economiche quanto intellettuali) che potrebbe portare il nostro paese ad accumulare ulteriori ritardi nell'utilizzo e nel progresso dei biocarburanti. Questa struttura funzionerà se sarà capace, in modo operativo, di promuovere quegli strumenti legislativi, normativi e promozionali che oggi mancano in Italia. Se invece questa struttura servirà solamente a parlare di biocarburanti allora si aggiungerà ai tanti network, forum, comitati ecc... che hanno potere esclusivamente informativo e non operativo. Noi speriamo che non sia così, perché, lo ripetiamo, la tecnologia per fare i bio carburanti c'è già ed aspetta solamente di essere utilizzata.
Read More 0 commenti | Pubblicato da Eugenio Macchia edit post
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    Micro (Boutique) Distillery Complete Package - Micro Distilleria Completa
    Green Engineering has developed a complete boutique distillery for vodka and whiskey production pre assembled on a skid and ready for production - Green Engineering ha sviluppato una micro distilleria completa per la produzione di vodka e whiskey preassemblata su skid e completa di tutto

    Green Engineering Sponsored of the Master Rum Blender Award at the UK Rum Fest 2012

    Green Engineering Sponsored of the Master Rum Blender Award at the UK Rum Fest 2012
    Green Engineering was the Sponsor of the Master Rum Blender Award at the UK Rum Fest 2012

    Foursquare Distillery won 3 AWARDS

    Foursquare Distillery won 3 AWARDS
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    GreenCLUB è un'idea di Green Engineering

    Green Engineering è una Società Italiana di Ingegneria specializzata nella progettazione e costruzione di impianti industriali per la produzione di etanolo. Il marchio Green Engineering nasce nel Settembre 1999 dalla volontà di tre Manager e del loro team di tecnici.
    G.E. progetta e realizza impianti industriali sulla base di proprio know-how nel campo della produzione di alcool e del trattamento delle acque industriali.
    Dispone di collaudate tecnologie in grado di processare qualsiasi tipo di materia prima che possa essere convertita in etanolo (vino, melasso, cereali, patate, frutta fresca e secca, etc…), producendo qualsiasi tipo di distillato (Rum, Cognac, Wisky, Vodka, etc…), alcool neutro ed extra-neutro, alcool anidro (bioetanolo) ed alcool industriale. Rese di conversione e consumi energetici sono al massimo livello dello stato dell’arte della distillazione industriale
    Green Engineering mette a disposizione tutto il proprio know how scientifico, tecnico e manageriale, in ogni fase dello sviluppo del progetto (dall’idea iniziale alla consegna dell’impianto funzionante e fino alla fine della garanzia), con l’obiettivo di garantire il miglior risultato possibile in termini di ritorno sull’investimento.
    In questa logica siamo disponibili a fornire sia un impianto “Chiavi in mano”, sia una o più qualsiasi delle fasi di progetto, realizzazione e gestione di un impianto :

    o studio di fattibilità
    o studio di processo
    o ingegneria di base
    o ingegneria di dettaglio
    o procurement
    o attività di cantiere
    o start-up e commissioning
    o organizzazione della fabbrica
    o training del personale
    o assistenza durante il primo anno di produzione

    Grazie alla sua enorme esperienza nel campo della realizzazione di impianti industriali per la produzione di Etanolo, alle avanzate tecnologie proprietarie e alla costante attività di ricerca e sviluppo nel campo del processo effettuata fianco a fianco con Università e Centri di Ricerca, Green Engineering rappresenta oggi la scelta ideale per lo sviluppo di impianti per la produzione di Bio Etanolo per uso carburante.

    http://www.greeneng.it/

    Scarica l'articolo su Green Engineering

    Scarica l'articolo su Green Engineering
    clicca sull'immagine sopra per scaricare il pdf dell'articolo su Green Engineering pubblicato dalla rivista "Il Gusto"

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    Clicca per visualizzare la presentazione di Green Engineering al convegno di San Gusmè

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