Tra l'altro tra le referenza della nostra società c'è anche un piccolo lavoro fatto proprio in ambito geotermico e credo che sarebbe bello se riuscissimo nuovamente a farci vivi in questo settore. Vi terrò aggiornati se ci saranno sviluppi di qualche tipo.
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Tra l'altro tra le referenza della nostra società c'è anche un piccolo lavoro fatto proprio in ambito geotermico e credo che sarebbe bello se riuscissimo nuovamente a farci vivi in questo settore. Vi terrò aggiornati se ci saranno sviluppi di qualche tipo.
We have already talked about this unit, that has the dimension of a standard container and is preassembled in Italy .
The skid is just near the structure of the distillery, that was started by our process engineers (see last post).
Photo of the control system touch screen display that came together with the skid unit for ethanol dehydration :
Sugar cane crop near the distillery
The bioethanol is used to drive car in Malawi, pure or blended with gasoline . This is a car owned by ETHCO and propelled by Bioethanol they produce with their new plant :
We've already talked about this plant and the site activities in wich we were involved during the electromechanical works, but we would like to show here some photos taken during the start-up.
The photo on the left shows the plant completed and operating.
This is our new Process Engineer Tommaso Bacci (Green Engineering), together with Dr. Frighton (ETHCO) , following start-up activities. All photos shown in this post are made by Tommaso.
During Start-Up the plant is monitored by our process specialists day and night. The following photos show the plant operating during the night under the supervision of our process specialists.
This is a view of the cooling unit of the plant. The cooling tower and the chiller unit are visible. The persons near the chiller unit are Mr. Luca Cervi (process coordinator in Green Engineering), Mr. Roberto Mori (Senior Instrument Engineer in Green Engineering) and Mr. Wright Kachepa (Plant Engineerin in ETHCO).
This is the control room of the distillery. Our plants are highly automated thanks to powerful and reliable control systems. Mr. Roberto Mori is the coordinator for the Control Systems Development in Green Engineering: in the photo he is working with an operator from ETHCO.
Control Room by night.
The following picture shows Ing. Luca Cervi (process coordinator in Green Engineering) during the training activities for the new plant.
Training courses are a standard activity for our process specialists for every new plant. They are based on our operative manuals and on our experience in the field of industrial distillation.
A beautiful shot of the sunrise over the sugar cane field in front of the plant
1) tutti i vostri clienti vogliono produrre energia attraverso la distillazione e la desidratazione?
La distillazione e la disidratazione non producono energia, ma sono solamente dei processi per ottenere alcool a diversi gradi di purezza partendo da una miscela che contiene alcool a bassa gradazione . Ad esempio quando lasci fermentare l'uva nei tini ottieni un succo che ha una percentuale di alcool intorno all'8% ... cioè il vino. Se vuoi estrarre l'alcool da questa miscela devi distillarla. La distillazione è un processo che consente di separare l'alcool dall'acqua grazie alle differenti temperature di ebollizione di aqua ed alcool. Abbiamo scritto un tutorial sulla distillazione sul nostro blog, è molto semplice e completo, puoi trovarlo cliccando quì :
http://greeneng.blogspot.com/2007/11/come-promesso-ecco-una-breve.html
La distillazione permette di ottenere una soluzione alcolica con grado massimo di 96% . Se si vuole ottenere una soluzione alcolica con grado più elevato (tra 96% e 99,9%) è necessario ricorrere alla "disidratazione" , un processo che elimina l'acqua contenuta nella miscela acqua-etanolo tramite dei "setacci molecolari" (molecular sieves) che sono dei materiali capaci di intrappolare le molecole di acqua e lasciar passare quelle di alcool (etanolo). (Per sapere qualcosa sul principio di base con cui funzionano i setacci molecolari puoi cliccare su questo nostro post http://greeneng.blogspot.com/2008/06/ethanol-dehydration-molecular-sieves_15.html ) .
L'alcool neutro che si utilizza per produrre le bevande superalcoliche può avere un certo contenuto di acqua, quindi la distillazione è sufficiente per produrre questo tipo di alcool. Ma se si vuole usare l'alcool come carburante al posto della benzina serve un alcool praticamente privo di acqua (chiamato per questo alcool anidro , anhydrous alcohol) ed è quindi necessario realizzare un impianto in cui oltre alla distillazione sia prevista la disidratazione, per eliminare tutta l'acqua residua ed arrivare ad un grado alcolico di 99,9% .
Il Bioetanolo è il nome che comunemente si usa per chiamare l'alcool anidro utilizzato come carburante alternativo alla benzina: il prefisso "bio" è stato aggiunto per ricordare che si tratta di un carburante rinnovabile, di origine vegetale, e quindi compatibile col ciclo vitale del pianeta.
2) Cos'è il grado alcolico ?
Il grado alcolico è la percentuale di alcool , in volume o in peso, contenuta in una miscela acqua-alcool , in america al posto del grado alcolico si usa spesso la dicitura "proof"che corrisponde al doppio della percentuale alcolica espressa in volume. L'alcool assoluto ha un grado di 100% (200 proof), l'alcool che si ottiene con la distillazione può arrivare ad un grado di circa 96% (192 proof).
always - blink182
"....
So here I am I'm trying...
So here I am are you ready ?
So here I am I'm trying...
So here I am are you ready ?
Come on let me hold you
touch you
feel you
Always....
Kiss you
taste you
all night
Always....
Come on let me hold you
touch you
feel you
Always....
Kiss you
taste you
all night
Always......
...."
Lo mettiamo per dedicarlo a noi stessi, alla nostra amicizia, e a tutte le persone a cui teniamo veramente, per dargli una piccola finestra sulla nostra infanzia. Buona notte.
Il RUM Club è un sito autorevole sul vastissimo mondo del Rum. Utilizzando il format del Blog, i soci del RUM Club trattano moltissimi argomenti inerenti al mondo del Rum, fatto di storia, tradizioni, sapori, luoghi affascinanti ed avventure di pirati. Ma non solo, Rum significa soprattutto capacità di trasformare un prodotto agricolo - la canna da zucchero - in un distillato con proprietà organolettiche che lo rendono unico nel mondo dei superalcolici . Per fare un buon Rum è necessario avere una profonda conoscenza della materia prima e ( dei trattamenti a cui va sottoposta ) , della fermentazione, della distillazione, del blending ed infine dell'invecchiamento.
Ciascuna di queste fasi può essere affrontata con tecniche differenti, che fanno parte della cultura e della tradizione di ciascun produttore di Rum e che portano alla straordinaria varietà di Rum che si può avere la fortuna di degustare.
Gli amici del RUM Club italiano si occupano di raccontare tutto questo, con un'attenzione che punta sia alla cultura ed al gusto del Rum sia alla sua tecnologia di produzione .
Abbiamo avuto la fortuna di conoscerli anche perché uno di loro ha visitato la distilleria di Richard Seale alle Barbados, un impianto realizzato da Green Engineering parecchi anni fa. Richard Seale è tuttora nostro cliente, a cui diamo assistenza continuativa per ogni esigenza relativa alla produzione dei suoi ottimi Rum.
Ci auguriamo che presto gli amici del RUMClub ci faranno visita per scrivere qualcosa sui Rum di Richard Seale. Nel frattempo inviatiamo i frequentatori del GreenCLUB a visitare il loro bellissimo blog.
Come sappiamo c'è in corso un dibattito mondiale sulla sostenibilità del bioetanolo come alternativa alla benzina. Certe volte i fatti sono veramente molto utili per capire quello che i biocarburanti possono fare per l'economia legata all'energia. Recenti statistiche realizzate dall' Agenzia Internazionale per l'Energia, riportate sul prestigioso mensile Ethanol Statistics Monthly Market Review, mostrano come le industrie di biocarburanti americane ed europee stiano attualmente compensando l'uso di un milione di barili di petrolio al giorno, consentendo un risparmio netto di più di 80 milioni di euro ogni 24 ore.
Ethanol Dehydration Molecular Sieves Unit (Part2) - Unità di disidratazione a setacci molecolari (Parte2)
Continuiamo il nostro tutorial sulla produzione di bioetanolo .
Prima di leggere questo post consigliamo a chi non lo avesse già fatto di leggere la parte1.
Può essere anche utile leggere il post sulla classificazione normativa dei biocarburanti.
Cogliamo anche l'occasione per ricordare che domande, dubbi, richieste di chiarimenti e/o di approfondimenti non sono solo possibili ma molto graditi, dato che questo è uno spazio che abbiamo creato per passione e non per lavoro.
2.1) OLTRE L'AZEOTROPO
Nella precedente parte di questo piccolo tutorial abbiamo visto che utilizzando solamente la distillazione classica non è possibile portare il grado alcolico (e quindi la concentrazione di etanolo) di una soluzione acqua-etanolo sopra il punto azeotropico. Per ottenere concentrazioni alcoliche superiori è necessario procedere in modi diversi, ad esempio utilizzando la tecnologia della "distillazione azeotropica" (ormai in disuso per motivi economici e ambientali) o quella della disidratazione tramite setacci molecolari (quella su cui si basa ad esempio l'impianto che sono stato a montare in Malawi insieme ai miei colleghi).
In entrambi i casi l'esigenza è quella di rimuovere l'acqua rimanente nella soluzione, in modo da ottenere una soluzione costituita quasi completamente (o completamente) da etanolo.
Quindi se partiamo da una soluzione azeotropica e vogliamo ottenere etanolo al 100% dovremmo separare dalla soluzione quel 3,4% di acqua che non abbiamo potuto separare tramite la distillazione classica (ovviamente dovremo rimuoverne meno se volessimo ottenere una soluzione con una concentrazione di etanolo inferiore al 100%, ad esempio al 99,5%). Partendo invece da una soluzione ipo azeotropica dovremmo separare una quantità di acqua tanto maggiore quanto più è basso il grado alcolico della soluzione di partenza e, ovviamente, quanto più è alto il grado alcolico che vogliamo ottenere.
2.2) PRINCIPIO DI BASE DELLA DISIDRATAZIONE A SETACCI MOLECOLARI
2.2.1) Adsorbimento: concetti fondamentali
Mentre la distillazione si basa sulla differente temperatura di ebollizione dei due componenti della miscela (acqua ed etanolo) e sugli equilibri termodinamici che si creano tra la fase liquida e la fase vapore sui piatti della colonna di distillazione, la disidratazione tramite setacci molecolari si basa sul principio fisico noto come " adsorbimento " .
Quando un fluido (gas oppure liquido) viene a contatto con una superficie solida, alcune molecole di fluido tendono ad aderire alla superficie solida.
I legami che tendono a crearsi tra le molecole della fase fluida e quelle della superficie solida possono essere di due tipi, che distinguono due fenomeni completamente differenti.
Se i legami sono di tipo elettrostatico, del tipo delle forze di Van der Waals, allora il fenomeno di adesione del fluido sul solido prende il nome di adsorbimento fisico (o anche semplicemente di adsorbimento).
Se invece i legami che si formano sono di tipo chimico allora si parla di adsorbimento chimico o chemiadsorbimento.
Si ha invece absorbimento quando le molecole di fluido penetrano all'interno del reticolo cristallino del solido, con la formazione di legami di tipo chimico. Mentre l'adsorbimento è un fenomeno che coinvolge solamente la superficie di interfaccia tra solido e fluido, l'absorbimento è un fenomeno che in generale interessa anche l'interno del solido.
A noi quì interessa parlare dell'adsorbimento fisico, che è il fenomeno sfruttato dai setacci molecolari per eliminare l'acqua contenuta in una corrente di acqua ed alcool. Questo fenomeno è in realtà molto complesso, ma può essere semplificato in modo da riuscirne a comprendere le caratteristiche essenziali, ed è quello che cercheremo di fare.
La superficie dei solidi è in generale caratterizzata dal fatto che gli atomi o le molecole che ne fanno parte presentano un debole sbilanciamento elettronico, dovuto essenzialmente alla loro posizione "di bordo" : infatti, non essendo integrati all'interno della struttura del solido, i legami di atomi e/o molecole della frontiera sono tutti "orientati" verso l'interno del solido. Questo fatto determina una distribuzione asimmetrica della carica elettronica di queste "molecole di frontiera" con conseguente formazione di un debole dipolo elettrico.
Spostiamo ora la nostra attenzione sui fluidi. Questi (siano gas o liquidi) in moltissimi casi sono costituiti da molecole che presentano un comportamento abbastanza dipolare ; l'acqua ad esempio, che poi è il fluido che ci interessa in questo caso, è costituita da molecole fortemente bipolari. Anche la molecola di etanolo ha un comportamento bipolare, anche se in misura minore rispetto all'acqua.
Se adesso immaginiamo che un fluido con molecole bipolari venga in contatto con la superficie di un solido è ovvio pensare che a causa della leggera carica elettrostatica caratteristica delle superfici solide, le molecole bipolari del fluido si orienteranno (come aghi magnetici) nella direzione che tende a saturare la carica elettrostatica della superficie solida , da cui quindi tenderanno ad essere attratte. Le forze in gioco sono molto deboli, ma data l'elevata mobilità tipica delle molecole di un fluido queste verranno attratte dalla superficie del solido fino ad aderirvi, un po' come se fossero calamite sullo sportello di un frigorifero.
Ovviamente, sempre a causa delle debolissime intensità delle forze elettrostatiche in gioco, la carica elettrostatica della superficie solida è presto saturata dalle molecole fluide che vi si depositano: lo spessore dello strato fluido aderente alla superficie dipende da moltissimi fattori ma è sempre molto limitato, potendo al più raggiungere qualche multiplo delle dimensioni delle molecole fluide.
A grandi linee dunque l'adsorbimento fisico è l'adesione di uno strato multimolecolare di fluido su una superficie solida per mezzo di forze di natura elettrostatica.
(continua... prossimamente con la termodinamica dell'adsorbimento)
Nel frattempo vi invito a visitare la paginetta che io e Marta Fontanelli abbiamo realizzato per la Green Engineering sul portale del Made in Italy , curato dall'Istituto per il Commercio Estero (ICE) .
Ci trovate anche alcune foto di impianti che abbiamo realizzato nel mondo; si potevano inserire 5 foto, così abbiamo messo quelle che ci sembrava coprissero in modo più ampio lo spettro degli impianti per alcool che siamo in grado di realizzare. In particolare abbiamo messo tre foto di impianti per alcool per bevande superalcoliche (un impianto di Rum alle Barbados, un impianto di Whisky in Inghilterra ed un impianto di Raki in Turchia) e due foto di impianti di alcool anidro per la produzione di bioetanolo ad uso carburante .
Per accedere alla paginetta potete cliccare sul logo di seguito, che ho inserito in modo permanente anche nella colonna di link sulla destra. Buona navigazione!
We hope the such a strategy will be evalueted in Europe too and could represent a simple way to boost the bioethanol production.
clouds over Africa
the lake Malawi
my first sunset in Malawi (wet season sunset)
the Coriolis experiment
bamboo
me
waiting
the plant
wind
sky over Malawi (1)
sky over Malawi (2)
Mr Minucci, Dr. Frighton and me (photo by Mr. Cecchi)
childhood
expectations
moonlight over lake Malawi
toys
kids :)
the be-aware-of-crocodile river
the be-aware-of-crocodile man (our Mr. Crocodile Dundee)
clouds
the near-our-dinner'-table snake
dry season sunset (my last one)
by (bye) dawn - (my last dawn on lake Malawi 1)
crack of dawn - (my last dawn on lake Malawi 2)
leading edge (dawn over the wing)
le nostre Alpi
sunrise over Europe 11.243 mt
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GreenCLUB è un'idea di Green Engineering
G.E. progetta e realizza impianti industriali sulla base di proprio know-how nel campo della produzione di alcool e del trattamento delle acque industriali.
Dispone di collaudate tecnologie in grado di processare qualsiasi tipo di materia prima che possa essere convertita in etanolo (vino, melasso, cereali, patate, frutta fresca e secca, etc…), producendo qualsiasi tipo di distillato (Rum, Cognac, Wisky, Vodka, etc…), alcool neutro ed extra-neutro, alcool anidro (bioetanolo) ed alcool industriale. Rese di conversione e consumi energetici sono al massimo livello dello stato dell’arte della distillazione industriale
Green Engineering mette a disposizione tutto il proprio know how scientifico, tecnico e manageriale, in ogni fase dello sviluppo del progetto (dall’idea iniziale alla consegna dell’impianto funzionante e fino alla fine della garanzia), con l’obiettivo di garantire il miglior risultato possibile in termini di ritorno sull’investimento.
In questa logica siamo disponibili a fornire sia un impianto “Chiavi in mano”, sia una o più qualsiasi delle fasi di progetto, realizzazione e gestione di un impianto :
o studio di fattibilità
o studio di processo
o ingegneria di base
o ingegneria di dettaglio
o procurement
o attività di cantiere
o start-up e commissioning
o organizzazione della fabbrica
o training del personale
o assistenza durante il primo anno di produzione
Grazie alla sua enorme esperienza nel campo della realizzazione di impianti industriali per la produzione di Etanolo, alle avanzate tecnologie proprietarie e alla costante attività di ricerca e sviluppo nel campo del processo effettuata fianco a fianco con Università e Centri di Ricerca, Green Engineering rappresenta oggi la scelta ideale per lo sviluppo di impianti per la produzione di Bio Etanolo per uso carburante.
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