Un lettore ci ha chiesto di fare una piccola classificazione dei bio carburanti, quindi approfittiamo di questa richiesta per incominciare a spiegare qualcosa sui bio combustibili, cercando di fare un po' di chiarezza su questo argomento.
1) Combustibili e Carburanti
Dunque, iniziamo con una piccola precisazione. Spesso si usano i termini "bio combustibili" e "bio carburanti" come sinonimi: in realtà ciò non è propriamente corretto. Un altra leggerezza che spesso si fa quando si parla di combustibili e carburanti è quello di chiamare "carburanti" i combustibili liquidi che vengono impiegati nei motori (ovvero benzina e gasolio) e "combustibili" tutti gli altri combustibili di uso comune (GPL e Metano sia da autotrazione che da riscaldamento,Cherosene, Nafta ecc....).
Nella lingua italiana* si definisce "combustibile" ogni "sostanza naturale o artificiale in grado di fornire energia termica per combustione: c. liquido, solido, gassoso" , mentre si definisce "carburante" ogni "combustibile infiammabile liquido o gassoso che, miscelato con l’aria, viene usato per la produzione di energia meccanica nei motori a combustione interna: c. per motori diesel "
Io preferisco dire invece che i carburanti sono quei combustibili che sono basati sul carbonio (ad esempio tutti gli idrocarburi, come il metano, il propano, l'ottano ecc...). Come esempio di reazione di combustione di un carburante possiamo considerare l'esempio del metano (l'idrocarburo più semplice) :
Un esempio di combustibile che non rientra nella definizione di carburante è l'idrogeno, che brucia secondo la reazione :
Dato che in effetti tutti i combustibili attualmente usati (in particolare in Italia) per l'autotrazione sono basati su idrocarburi le due definizioni praticamente coincidono (nei fatti).
2) La parola "bio"
"bio" è un suffisso che in questi ultimi anni è diventato di gran moda, tanto da trovarlo appiccicato ormai ovunque: oggi di quasi tutto si trova una versione "bio" .
Cerchiamo ora di capire cosa significhi bio combustibile. Potremmo dire, ragionevolmente, che un combustibile è bio se è ricavato da fonti rinnovabili (e quindi ha un impatto ridotto sugli organismi viventi e sui loro processi vitali, da cui "bio" che deriva dal greco "bìos" ovvero vita).
Vediamo ora cosa dicono le normative. Quella attualmente più importante in Europa per i biocombustibili (ed i biocarburanti) è la Direttiva 2003/30/CE del parlamento europeo e del consiglio sulla promozione dell'uso dei biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili nei traporti. A questa direttiva infatti si sono adeguati i paesi dell'Unione (Italia compresa) per legiferare sull'uso dei biocarburanti.
Questa normativa definisce come "biocarburante" "un carburante liquido o gassoso per i trasporti ricavato dalla biomassa" , dove per "biomassa" si intende (sempre nella normativa) "la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani".
La stessa normativa definisce inoltre come "altri carburanti rinnovabili" quelli "originati da fonti energetiche rinnovabili ed utilizzati per i trasporti".
3) Classificazione normativa dei Bio Carburanti
Fare un elenco di tutti i bio carburanti possibili è difficile, anche perché attualmente c'è una ricca e continua sperimentazione in corso per lo sviluppo di nuovi prodotti. Preferiamo quindi elencare quelli che sono i bio carburanti attualmente riconosciuti dalla normativa europea.
a) bioetanolo: etanolo ricavato dalla biomassa e/o dalla parte biodegradabile dei rifiuti, destinato ad essere usato come biocarburante;
b) biodiesel: estere metilico ricavato da un olio vegetale o animale, di tipo diesel, destinato ad essere usato come biocarburante;
c) biogas: gas combustibile ricavato dalla biomassa e/o dalla parte biodegradabile dei rifiuti, che può essere trattato in un impianto di purificazione onde ottenere una qualità analoga a quella del gas naturale, al fine di essere usato come biocarburante o gas di legna;
d) biometanolo: metanolo ricavato dalla biomassa destinato ad essere usato come biocarburante;
e) biodimetiletere: etere dimetilico ricavato dalla biomassa destinato ad essere usato come biocarburante;
f) bio-ETBE, etil-ter-butil-etere: ETBE prodotto partendo da bioetanolo. La percentuale in volume di bio-ETBE considerata biocarburante ai fini del presente decreto legislativo e' del 47 per cento;
g) bio-MTBE, metil-ter-butil-etere: MTBE prodotto partendo da biometanolo. La percentuale in volume di bio-MTBE considerata biocarburante ai fini del presente decreto legislativo e' del 36 per cento;
h) biocarburanti sintetici: idrocarburi sintetici o miscele di idrocarburi sintetici prodotti a partire dalla biomassa;
i) bioidrogeno: idrogeno ricavato dalla biomassa ovvero dalla frazione biodegradabile dei rifiuti destinato ad essere usato come biocarburante;
j) olio vegetale puro: olio prodotto da piante oleaginose mediante pressione, estrazione o processi analoghi, greggio o raffinato ma chimicamente non modificato, qualora compatibile con il tipo di motore usato e con i corrispondenti requisiti in materia di emissioni.
*definizioni tratte dal vocabolario De Mauro della lingua italiana
Sono sorpreso che nella definizione di biodiesel vengano presi in considerazione solo gli esteri metilici e non quelli etilici.
Il biometanolo mi sembra una possibilità molto più teorica del bioetanolo quindi i primi, benchè siano molto più diffusi, sono "bio" solo parzialmente.
Per quanto riguarda la distinzione tra combustibili e carburanti, la carburazione mi fa pensare ad una miscelazione omogenea con l'aria che é possibile per i gas ed i liquidi ma non per i solidi.