Green Engineering sta conducendo una nuova importante ricerca presso il C.R.E.A. , il centro di ricerca di cui Green Engineering è socio fondatore insieme all'Università di Siena , al Comune di Colle di Val d'Elsa ed altre realtà industriali della Provincia di Siena.
In particolare, tramite il gruppo coordinato dal Prof.Rolando Barbucci costituito da 7 laureati in Chimica o in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Green Engineering e C.R.E.A. stanno collaborando per ottenere dei nuovi materiali nano strutturati che serviranno ad abbattere quantità di inquinanti molto superiori rispetto a quelle adsorbibili mediante le tecnologie attualmente presenti sul mercato. Il mondo dell’infinitamente piccolo è infatti estremamente reattivo all’ambiente e quindi tramite una buona “progettazione” di queste piccolissime strutture è possibile purificare una grande varietà di sostanze .
I materiali in corso di sviluppo potranno essere utilizzati in diversi settori nei quali si richiede una grande capacità di purificazione : dal settore dei biocarburanti a quello del trattamento degli inquinanti, sia liquidi sia gassosi.
I primi risultati di questa ricerca, tuttora in corso, sono risultati particolarmente evidenti grazie alla recente installazione , presso il C.R.E.A. di Colle, di un nuovissimo Microscopio a Scansione Elettronica (FESEM) , in grado di “fotografare” piccolissime superfici con dettagli visibili anche nella scala dei nanometri. Lo strumento è stato acquistato prevalentemente con i fondi della Regione ed in parte con i fondi messi a disposizione dal Prof.Barbucci tramite il C.R.I.S.M.A.
In particolare, tramite il gruppo coordinato dal Prof.Rolando Barbucci costituito da 7 laureati in Chimica o in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Green Engineering e C.R.E.A. stanno collaborando per ottenere dei nuovi materiali nano strutturati che serviranno ad abbattere quantità di inquinanti molto superiori rispetto a quelle adsorbibili mediante le tecnologie attualmente presenti sul mercato. Il mondo dell’infinitamente piccolo è infatti estremamente reattivo all’ambiente e quindi tramite una buona “progettazione” di queste piccolissime strutture è possibile purificare una grande varietà di sostanze .
I materiali in corso di sviluppo potranno essere utilizzati in diversi settori nei quali si richiede una grande capacità di purificazione : dal settore dei biocarburanti a quello del trattamento degli inquinanti, sia liquidi sia gassosi.
I primi risultati di questa ricerca, tuttora in corso, sono risultati particolarmente evidenti grazie alla recente installazione , presso il C.R.E.A. di Colle, di un nuovissimo Microscopio a Scansione Elettronica (FESEM) , in grado di “fotografare” piccolissime superfici con dettagli visibili anche nella scala dei nanometri. Lo strumento è stato acquistato prevalentemente con i fondi della Regione ed in parte con i fondi messi a disposizione dal Prof.Barbucci tramite il C.R.I.S.M.A.
il nuovo FESEM installato al C.R.E.A.
Ricercatori del C.R.E.A. durante l'analisi di materiali con il nuvo FESEM
Una immagine ottenuta col FESEM dei materiali nanostrutturati prodotti da Green Engineering
Il "FESEM" è un particolare tipo di microscopio a scansione elettronica , detto ad emissione di campo (da cui FE - SEM Field Emission Scanning Electron Microscope) .
Mentre i tradizionali microscopi ottici sfruttano la luce per osservare un campione , i microscopi a scansione elettronica (SEM) utilizzano un fascio di elettroni che attraversa il campione e viene rilevato da un particolare sensore. Il sensore, in base alla "deviazione" subita dagli elettroni del fascio durante l'attraversamento del campione, ricostruisce la struttura del campione attraversato .
Un computer, tramite un software di elaborazione , trasforma il segnale ricevuto dal detector in una immagine simile ad una fotogrfia . La tecnologia SEM permette l'osservazione di scale nanometriche , anche di oggetti non trasparenti alla luce , consentendo quindi l'indagine di nanostrutture tridimensionali di minerali e metalli .
Ricordiamo che il C.R.E.A. ( Centro di Ricerca su Energia ed Ambiente ) è un centro di ricerca costituito nel 2002 col nome di "Polo Universitario di Colle Val d'Elsa" (PUC) . Green Engineering ha scelto di essere socio fondatore di questo centro per via dell'atteznione dell'azienda relativamente allo sviluppo di tecnologie all'avanguardia nel campo dei biocarburanti , dei materiali innovativi e delle tecnologie per la distillazione .
Nel corso degli anni Green Engineering ha condotto vari programmi di ricerca con il CREA su temi quali : Biodiesel, Bioidrogeno, qualità dei distillati per uso alimentare (grappa, rum, vodka) e più recentemente si sta impegnando in ricerche sull'abbattimento degli inquinanti . Green Engineering inoltre utilizza il CREA per molte attività di sviluppo tecnologico e qualitativo dei prodotti offerti ai proprio clienti , nel segno dell'eccellenza e dell'innovazione continua.
Un articolo su questa ricerca è stato pubblicato oggi dal quotidiano "La Nazione"